Poesie al focolare

Poesie al focolare
"...sto con le quattro capriole di fumo del focolare" (Ungaretti)

martedì 17 febbraio 2015

Tua è la vita

Lo so, amica cara,
quanto dura sia la vita 
e talvolta maledetta, 
ma per quanto dolore
riesca a partorire,
rimane bella
e come tale va vissuta.

Non ostento ipocrisia
e non fingo di capire,
perché il tuo dolore
solo tu sai che sia;
quel che so
è che il sole
segue il temporale
e la calma del mare
viene dopo la tempesta.

Non so se sia peccato
e neppure me lo chiedo,
ma stanne certa 
che terrò lontani
gli ipocriti urlanti,
i bigotti ciarlatani
e i giudici benpensanti.

Tua è la vita
e solo tu padrona,
ma amor ti circonda
che merita risposta,
che lasci strazio
e a chi ti ama
spacchi il cuore.

La scelta è tua
ed io ti sarò accanto
e qualunque essa sia
l’accetterò in silenzio,
con il sorriso
o con il pianto,
e la difenderò come mia

Idelbo

domenica 11 gennaio 2015

Non in nome di Dio

(Da secoli in nome di Dio e della razza si commettono crimini di ogni genere, che la ragione difficilmente riesce a domare; in nome di qualcosa o di qualcuno si vuole giustificare la follia umana).

Dio,
o che nome abbia,
non chiama all’armi
per dare amore
e la conoscenza sua.

Da secoli han fatto,
e fanno ancora,
guerre in nome suo;
hanno invaso,
condannato e torturato,
ucciso e depredato
e sottomesso genti.

A proprio scopo
viene offeso
e all’uopo usato
da ignobli figuri,
vili governanti
e servi farneticanti.

Se c’è,
che sia pregato,
e se non c’è
non sia inventato
a camuffar disumane
e indegne gesta.

Maledetti,
indegne serpi,
i crimini son vostri
e non di Dio
o che nome abbia.
(Idelbo)


mercoledì 22 ottobre 2014

La folle corsa

La vita è una folle corsa,
pare treno impazzito
su binari nel deserto
e senza più fermate, 
dove attendono invano
speranze e desideri.


Non si incontrano
e non si cambiano
compagni di viaggio,
né bambini chiassosi
né persone a cercar posto
e non serve alzarsi
per far cortesia
a donne e anziani.

Non ci son vetri
per nascondere le miserie
e la fiumana di gente
in lotta per chissà cosa;
seppur diversi per destino
in tutti v'è la frenesia
d'arrivare a destinazione
dove il costo è la ragione;

più cose hai
e maggiore è il prezzo
il rispetto l'hai d'omaggio;
ma il treno è per soli eletti
e la fiumana si accalca
con pericolo ai binari.

Ingannevoli sirene
han promesso la fermata
e la gente urta e calpesta,
spinge e bestemmia
per arrivare là
dove, pur senza valore,
molto sarà di pochi
e agli altri l'illusione.

La vita fugge, 
come treno ingovernato,
senza bagagli del passato:
a che serve l'amicizia
e che senso ha l'amore,
i sogni e le speranze, 
se là si avranno
a giusto prezzo?
(Idelbo)

lunedì 8 settembre 2014

Quando conobbi Oriana Fallaci

Era luglio del 1970 e Oriana Fallaci aveva vinto il premio Bancarella con Niente e così sia. 
In quel periodo facevo il cameriere per mantenermi agli studi in un ristorante a Viareggio che si stava facendo apprezzare per la sua cucina a base di pesce. In seguito sarebbe diventato uno dei più rinomati.
Una sera, molto tardi, stavo sistemando la mia sala (ogni cameriere aveva la propria, che doveva gestire in toto); il cuoco aveva chiuso la cucina e stava pulendo i fornelli e il proprietario si apprestava ad andarsene, quando entrò un signore, che mi sembrava di conoscere o di averlo visto da qualche parte...ma non riuscivo a focalizzare chi fosse. 

mercoledì 13 agosto 2014

Sono sereno

Immerso nel buio,
con la luna guardiana,
scorro la vita
segnata da errori
e infiniti rimpianti.

Ho lottato e perso,
e a volte anche vinto,
ma se penso al passato
e guardo al futuro
mi sento gigante
d’amor ricevuto.

La vita mi ha tolto,
forse anche troppo,
ma la donna che amo
e il figlio che ho avuto
sono argini forti
all’avaro destino.

Dalla vita ho imparato
a viver l’oggi e il domani
e a mangiare  ciò
che fan le mie mani;
e poi, che dire,
è anche mio
questo cielo stellato
Idelbo
(Pubblicata su "Habere Artem", vol.XVII, Aletti editore)




giovedì 26 giugno 2014

Io non ho scelto

Non è dato scegliere
il colore della pelle,
i genitori e fratelli
per dare e avere amore;
una patria e un popolo
in cui vivere
e sentirsi uguali.


Non è dato scegliere,
e neanche sapere,
che vita faremo
e che opportunità avremo;
se saremo ricchi
oppure poveri, 
se studieremo per il futuro
o se scapperemo per vivere.

Io non ho scelto,
ma avrei voluto,
ed ho subito,
ma non accettato,
il volere del destino,
di Dio o Allah,
ma, potendo,
mai avrei scelto,
o preteso,
di diventare padrone
dell'altrui vita.
(Idelbo)

sabato 14 giugno 2014